Catanzaro – Monopoli 1-0: analisi tecnico / tattica

Foto: Massimo Carlostella

Il Catanzaro vince anche la gara di ritorno con una bella realizzazione di Biasci e accede alle semifinali con pieno merito.

FORMAZIONI

Dopo solo 4 giorni Vivarininon cambia nulla eccezion fatta per Gatti che rileva il posto dello squalificato Scognamillo. Consueto 3-5-2 con Branduani fra i pali, Martinelli Fazio e Gatti in difesa, Bayeye Verna Cinelli Sounas e Vandeputte a centrocampo, Biasci e Iemmello in attacco.

Colombo deve ancora rinunciare a Piccinnima ritrova Borrelli, che ha scontato il turno di squalifica, per il collaudato 3-5-2 con Loria fra i pali, Arena Bizzotto e Mercadante in difesa, ViterittiHamliliVassallo Bussaglia e Guiebre a centrocampo, Grandolfo e Borrelli in attacco.

PRIMO TEMPO

Poco spettacolo e tanta sostanza nella prima frazione di gioco che ha visto gli ospiti sciupare una ghiottissima occasione dopo pochi secondi di gioco e i padroni di casa passare in vantaggio con una bella realizzazione di Biasci. Nel mezzo un po’ di sane e robuste marcature da ambo le parti, che hanno chiuso gli spazi e lasciato lo spettacolo ai margini di un incontro giocato con maggior concentrazione difensiva che offensiva.

Com’era lecito attendersi il Monopoli ha cercato di forzare da subito i ritmi e il Catanzaro ha un po’ lasciato fare correndo peraltro il rischio di subire lo svantaggio lampo che probabilmente avrebbe aperto scenari diversi da quelli visti. È Hamlili a trovare l’imbucata sul taglio di Bussaglia sul quale Bayeye non chiude la marcatura e se lo lascia scappare, la mezz’ala biancoverde si fa ipnotizzare da Branduani che sventa la minaccia.

La partita dovrebbero farla gli ospiti e invece è il Catanzaro a dettare i ritmi del gioco con una ragionata costruzione dal basso che però s’infrange sulla prima linea di difesa avversaria che nella propria trequarti trova energici e funzionali raddoppi di marcatura che impediscono ai giallorossi la giocata nello stretto.

La difficoltà manifestata nella fase di rifinitura annebbia un po’ le idee del Catanzaro che cerca di stanare gli ospiti controllandone le velleità offensive, ma di fatto sparacchiando in avanti parecchi palloni e conseguentemente incoraggiando l’avversario a farsi sempre più propositivo.

Vivarini inizia dunque a farsi sentire, vuole la linea di difesa più alta, la mediana più rapida nello smistamento palla, una maggior pressione sul portatore avversario. Il Catanzaro ingrana la marcia e inizia a correre, il primo a riscattarsi è Vandeputte che dopo 4 giorni sembra aver preso le misure dell’avversario Viteritti apparso meno lucido del previsto.

Verso la metà del primo tempo suona il primo squillo di tromba. Cinelli lancia lungo per Iemmello che di petto appoggia a Sounas, il greco vede il taglio di Biasci e lo serve ma l’attaccante giallorosso dopo un bel movimento a eludere l’uscita del portiere calibra male il diagonale che esce di poco.

Il Catanzaro c’è e si fa sentire, Cinelli recupera un prezioso pallone su Bussaglia e innesca la corsa di Sounas che serve immediatamente Biasci, questa volta l’attaccante in prestito dal Padova compie un capolavoro mandando fuori giri ben due difensori con una finta di corpo e piazzando un rasoterra imprendibile sul palo più lontano.

La reazione del Monopoli non si vede e allora il Catanzaro abbassa il baricentro senza correre rischi dosando le energie fisiche e mentali. Unica nota stonata il giallo rimediato da Sounas e Verna.

SECONDO TEMPO

La seconda frazione di gioco è stata decisamente più vivace se non fosse altro che il Monopoli è stato costretto a uscir fuori allo scoperto. Gli ospiti hanno dapprima alzato la pressione riuscendo a prevalere nella zona nevralgica del campo, poi a venti dalla fine hanno provato il tutto per tutto con un assetto decisamente più offensivo. Colombo ha infatti inserito Rossi al posto di Vassallo schierando i suoi con il 3-4-3.

Il Monopoli è andato molto vicino alla realizzazione e probabilmente avrebbe meritato la marcatura per quanto visto in campo, ma prima il guardalinee poi Branduani e infine la traversa hanno negato la gioia del gol ai biancoverdi che escono dunque dalla competizione ma a testa altissima.

la prima chance nasce da un bel traversone di Viteritti, Grandolfo supera di testa Martinelli e impegna Branduani, sulla corta respinta è Starita a ribadire in rete ma da posizione irregolare.

Il Catanzaro rimane basso, probabilmente un po’ troppo schiacciato e questo manda in scena il classico copione del gioco di rimessa. Sono due i contropiedi davvero favorevoli con i quali i giallorossi avrebbero potuto chiudere i conti, nell’occasione più ghiotta Iemmello a tu per tu col portiere si fa respingere la conclusione ravvicinata.

Con i padroni di casa chiusi dietro a difendere il vantaggio e gli ospiti protesi in un confusionario arrembaggio, iniziano a saltare schemi e posizioni dando sempre più l’impressione che per il Catanzaro l’impresa sia ormai fatta e per gli ospiti resti solo l’eventuale gol della bandiera a sugellare una stagione decisamente positiva.

Il match si chiude con il Catanzaro in vantaggio nel risultato e nelle idee, ma probabilmente anche negli uomini. Vazquez Carlini e Welbeck dimostrano una volta di più quanto sia lunga e competitiva la panchina giallorossa. Si allunga la lista degli ammoniti con Martinelli e Welbeck, per loro fortuna nessuno era sotto diffida.

CONSIDERAZIONI

Con i se e con i ma non si fa la storia, ma chissà che partita avremmo visto se Bussaglia avesse realizzato il gol dopo appena 50 secondi di gioco. Il Monopoli si è confermata un’ottima squadra, capace di geometrie semplici ma efficaci.

Con una squadra dotata di molta fisicità nei contrasti e velocità nelle gambe, ci voleva il miglior Catanzaro per superare il turno e ancora una volta l’undici giallorosso ha dato prova di grande maturità capendo i momenti salienti del match e dosando le energie fisiche e mentali nel modo più opportuno.

È stato importante tenere il pallino del gioco nella prima frazione nascondendo la palla agli avversari che continuavano a esercitare una gran pressione solo dopo che il Catanzaro aveva superato la metà campo ed è stato fondamentale nella ripresa arretrare il baricentro per chiudere gli spazi e difendere la situazione di vantaggio.

Rispetto alla gara di 4 giorni prima il Monopoli ha accusato un vistoso calo in Viteritti che evidentemente ha pagato dazio alla sesta partita in tre settimane, situazione aggravata dalla condizione di Vandeputte che oggi era decisamente più tonico e reattivo.

Il gran gioco di sacrificio eseguito da Grandolfo alla lunga ha penalizzato lo stesso attaccante che dopo aver cercato di mettere pressione sul portatore per circa un’ora di gioco è arrivato fiacchissimo nell’ultima parte di gara riuscendo peraltro a giocare di sponda con i neo entrati Rossi e Starita che hanno avuto un’occasione per parte ma scarsa fortuna.

Capitolo a parte il duello BayeyeGueibre che ha espresso un sostanziale equilibrio nei due cursori di fascia, più abili nella fase offensiva che difensiva. E proprio da questa loro capacità di conquistare il fondo che sono nate diverse buone occasioni per entrambe le squadre.

Bayeye ha una certa propensione a crearsi lo spazio con il classico dai e vai nello stretto, Guiebre invece è più abile nello sprint che segue l’uno-due corto con passaggio lungo. Si tratta di situazioni di gioco studiate a tavolino in base alle caratteristiche dei compagni e che nella partita odierna sono state contenute dal raddoppio di Vassallo e Bussagli su Sounas e a ruolo invertito dalla interdizione di Verna su Bussaglia. Per le due frecce nere ci sarà tempo e modo di trovare lo spunto vincente sul rettangolo verde.

Chi invece non aveva bisogno di ritrovare lo spunto ma solo di segnare il punto è stato proprio Biasci. Il giovane attaccante in prestito dal Padova si è prima speso generosamente sulla corsia sinistra agevolando gli inserimenti di Vandeputte e quindi fiaccando la resistenza di Viteritti, poi è andato in gol come sa fare lui. Con un po’ di egoismo e un pizzico di spregiudicatezza, ma soprattutto con un gran destro ben calibrato sul palo più lontano.

Non è un gol cui si assiste tutti i giorni e lo dimostra il fatto di esser riuscito a mandare a vuoto due espertoni come Bizzotto e Arena con una finta di corpo per poi esplodere una conclusione micidiale dai diciotto metri. Sono pochi gli attaccanti capaci di quella realizzazione e il giovane Biasci evidentemente lo è.


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