U.S. Catanzaro, Nana Welbeck l’uomo ovunque del centrocampo.

Nana Welbeck lo ha capito. Il lavoro nobilita l’uomo, come recita un famoso detto. Per lui si tratta di un lavoro, si tratta di un modo faticoso ma imprescindibile per rendersi importante. Nella mediana a due del Catanzaro,  lui è colui che maggiormente compie il cosiddetto lavoro da incontrista. Chilometri su chilometri macinati ad ogni appuntamento, a ringhiare sulle caviglie avversarie e sempre alla ricerca di un pallone da recuperare.

Ruolo

I fatti parlano chiaro: con Verna in cabina di regia a gestire il traffico in mezzo al campo, mulinando il suo destro quando necessario, non si può certo parlare di “diga” con Carlini sulla trequarti, è quindi a Welbeck che tocca “fare legna”: mai un attimo di tregua, mettendoci il fisico e la caparbietà di un guerriero instancabile. Occhio: anche Nana, quando può e riesce, sa come lasciare il segno in area avversaria. Ecco, forse gli manca un po’ di cattiveria al tiro. Però… senza esagerare, il suo ruolo spesso oscuro è da ritenere tra i più importanti negli equilibri del Catanzaro.

Crescita

Nana Welbeck, 26 anni e 1,79 di altezza, ha mostrato sin dalle prime battute, nonostante la giovane età e la poca esperienza nel calcio italiano, una certa personalità e una voglia matta di poter, passo dopo passo, prestazioni di qualità e quantità a servizio delle aquile.

Queste sue intenzioni, sono iniziate a concretizzarsi sin dalla partita di campionato contro il suo ex Catania, ove seppur non in modo palese, ha mostrato già di trovarsi benissimo coi suoi nuovi compagni. Il culmine del suo intento, si è realizzato nel match casalingo contro il Taranto, il numero 6 giallorosso dimostra, per tutto l’arco del match eccellenti senso tattico e della posizione, grandi determinazione e cattiveria agonistica, buonissime rapidità e precisione nelle circostanze in cui è chiamato alla distribuzione del pallone.

Gli ottimi match disputati ad Avellino e Latina e nel match interno contro la Fidelis Andria sono stati encomiabili per il centrocampista ghanese: ha corso per tutta la partita, recuperando un’infinità di palloni, mostrando grande determinazione e grande senso della posizione.

Insomma, l’inizio di stagione per Welbeck fin qua è da mille e una notte, tanto che, già sembra di colpo, dopo aver smentito i più scettici, sembra esser entrato nel cuore dei supporters giallorossi.

Una presenza in mezzo al campo che pare, finalmente, poter garantire alle aquile tutto ciò che gli è mancato in questi ultimi anni, con la speranza che il cammino di Nana nella città dei tre colli  possa riservare ancora tante altre prestazione da “man of the match” e, perché no, qualche goal prezioso per la scalata verso la B del suo Catanzaro.

Foto: US Catanzaro 1929


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