Fulignati 8 – Incolpevole sul goal subito, è protagonista, nel primo tempo, di due strepitosi interventi. Sicuro nell’ordinaria amministrazione e nel gioco con i piedi… ma non è certo una novità. Garanzia.
Martinelli 7,25 – Sempre attento in chiusura, si fa vedere anche in proiezione offensiva. Talvolta eccede nella ricerca di preziosismi. Solido.
Brighenti 6,5 – Spesso in difficoltà nella prima frazione, specie contro l’opposto Butić, è molto più attento nella ripresa. Efficace.
Scognamillo 8 – Ostacolo pressoché invalicabile per tutti i calciatori avversari che provano a offendere nella sua zona. Bravo, in fase di possesso, ad aggiungersi sovente ai centrocampisti. Insuperabile.
Brignola 6,75 – Spinge con buona frequenza sulla fascia destra, provando pure qualche duello in velocità, e cerca di fare il suo in fase di non possesso. Non è al top della condizione, e con il trascorrere dei minuti le forze vengono meno, ma la gara, nel complesso, è senz’altro positiva. Industrioso.
Sounas 7,5 – Leggermente in affanno nel primo terzo di match, cresce vistosamente nel prosieguo, coronando la prestazione con lo splendido assist per Iemmello che vale il punto decisivo. Idoneo.
Ghion 9 – No… questo calciatore, di ruolo centrocampista, non è umano. Probabilmente si tratta di un alieno, proveniente da un’altra galassia. Impressionanti la personalità, la lucidità e la precisione nelle giocate, la naturalezza con cui tratta la sfera di cuoio, la genialità di alcune aperture. Ed è semplicemente stratosferica l’azione personale, in ubriacante dribbling su vari avversari, che conduce all’autorete dell’1-1. Man of the match. Extraterrestre
Verna 7 – Corre, interdice, morde le caviglie dei mediani opposti, chiude alcune di passaggio e recupera una buona quantità di palloni. In fase di possesso, però, non sempre è rapido nello smistamento in favore dei propri compagni. Dinamico.
Šitum 8 – Un treno sulle corsie, prima sinistra poi destra, su cui aggredisce (o si propone) con eccellente costanza oppure difende con notevole efficacia. Un klip in croato, la lingua madre di Mario. Un pistone in italiano. Stantuffo.
Iemmello 7,25 – Non particolarmente in vista per un’ora o poco più, di là di qualche movimento e di una discreta occasione da goal non finalizzata intorno al minuto 25 del primo tempo. Tuttavia, l’Illustrissimo appartiene alla categoria dei grandi attaccanti: quelli che purgano le formazioni avversarie alla prima ghiotta opportunità. Che capita al 64’, quando lo Zar, su favoloso invito di Sounas, si presenta di fronte all’estremo ospite, in disperata uscita, e lo scavalca con un pallonetto delizioso. Acquisita fiducia, Pietro termina in crescendo la sua prova. Feroce.
Curcio 6,75 – Si sacrifica molto, attirando su di sé centrocampisti e difensori avversari, cercando di spostarsi sull’intero fronte d’attacco e pressando in zona alta. Non fortunato in un paio di conclusioni, entrambe nel secondo tempo. Generoso.
Pontisso (dal 62’) 7,25 – Rileva Verna, regalando maggiore qualità al centrocampo delle Aquile, senza far mancare al medesimo la quantità. Tangibile.
Vandeputte (dal 62’) 7 – Sostituisce Brignola, e sulle prime si nota che non è al meglio. Un controllo imperfetto sull’out di competenza (il sinistro, con Šitum dirottato a destra) ed un paio di passaggi decisamente fuori misura. Pian piano, però, Jari entra in partita, creando qualche scompiglio nella difesa ospite, chiamando Pizzignacco – estremo della Feralpi – agli straordinari, e proprio nel finale calciando alto da buona posizione un pallone respinto dal palo su conclusione di Biasci. Attivo.
Bombagi (dal 74’) 6,5 – Sul terreno di gioco al posto di Sounas, prova a incidere sul fronte d’attacco, ma raramente ci riesce. Degno di nota il contributo in fase di non possesso. Apprezzabile.
Biasci (dal 74’) 7,25 – Avvicenda Curcio… e conquista l’Oscar per la iella. Prima l’arbitro (pessimo), su segnalazione dell’assistente (idem), gli annulla una rete apparsa regolare, e poi coglie in pieno il palo a portiere ospite battuto. Di là degli episodi, Tommaso si segnala come sempre per aggressività, corsa e pressing. Sfortunato.
Cianci (dall’89’) S.V. – Quattro minuti di partita, recupero incluso. Ingiudicabile
Vincenzo Vivarini 8 – Per la prima partita di Supercoppa, sceglie di schierare dal primo minuto nove dei cosiddetti titolari, ossia dei calciatori maggiormente impiegati nel corso del campionato. Curcio è preferito a Biasci (forse meno in forma rispetto al compagno), mentre Vandeputte, non al top della condizione, è surrogato da Brignola (anche lui non al meglio), schierato a destra. Sulla corsia opposta va Mario Šitum, che ha ben figurato in quel ruolo nell’ultima di regular season. La Feralpisalò è un’eccellente formazione, molto ben allenata, e il primo tempo – in cui il Catanzaro è a sfavore di vento – è abbastanza equilibrato. Nella ripresa, dopo appena otto minuti, gli ospiti vanno in vantaggio, ma i giallorossi, trascinati da un super Ghion, trovano subito il pareggio. E proprio in quel momento emerge il genio del Mister abruzzese. Due sostituzioni – Pontisso per Verna e Vandeputte per Brignola – sono sufficienti per cambiare il volto della partita nel suo ultimo terzo. Le Aquile diventano padrone assolute del terreno di gioco. Tornano a essere il vero Catanzaro: quello che, mettendo in pratica le idee del tecnico, ha stracciato il campionato, conquistando una serie di record e suscitando ammirazione non solo in Italia ma anche ben oltre le Alpi. Eccellente, quindi, la gestione delle forze a disposizione, così come la lettura della sfida. Illustre.
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