Si è svolta oggi, presso la sede della Lega Pro di Via Jacopo da Diacceto 19, la conferenza stampa di presentazione della Panini Digital Collection Serie C. La conferenza stampa congiunta con AIC e Panini, presentata dal giornalista Marco Cattaneo, ha visto la presenza di numerosi ospiti, a partire dal padrone di casa Matteo Marani, Presidente della Lega Pro, ad Umberto Calcagno, Presidente di AIC, al Direttore Mercato Italia Panini Alex Bertani, ad Andrea Barzagli Campione del Mondo 2006 e Matteo Brighi Campione d’Europa Under 21 2004. Collegati da remoto tre protagonisti dei tre gironi del campionato di Lega Pro: Luca Siligardi (Feralpisalò), Alberto Paloschi (Siena) e Pietro Iemmello (Catanzaro)
Il primo a prendere la parola è il presidente della Lega Pro Matteo Marani: “L’album Panini è un qualcosa che ci lega tutti e ci porta indietro con i ricordi. È fondamentale che la Serie C ci sia e che ci sia in formato digitale. Qualsiasi calciatore sogna di avere la propria figurina. Il nostro, poi, è un mondo enorme, fatto di 60 città e milioni di tifosi. Vogliamo continuare e rafforzare questo legame. Parleremo con Panini di questo percorso comune che vogliamo fare. Siamo legati a quest’azienda da un sentimento e il patrimonio della Serie C deve essere rappresentato. Anche nell’album primario, quello che va avanti al 1961/1962”. “Cambiamento del format del campionato? Noi dobbiamo tornare ad investire sul talento. Per questo sono felice che Zola sia vicepresidente della Lega Pro perché sarà importante in quest’ottica. La Lega Pro è il riferimento del calcio italiano come una sorta di laboratorio: qua sono nati i playoff, la regola dei tre punti e tanti anni”
Umberto Calcagno presidente dell’AIC ha spiegato il ruolo della figura Panini nel campionato di terza serie: “Ho avuto la fortuna di giocare contro Grosso e Toni all’epoca del loro passaggio in Serie C e la storia di questa categoria racconta l’importanza di questo campionato. Soprattutto oggi che si parla di valorizzazione dei giovani. Per un calciatore di Lega Pro avere una figurina Panini ha un grande valore e da forza ad un percorso unico. Che unisce tutto il sistema calcistico”
L’ex calciatore Andrea Barzagli ha ricordato la sua prima figurina Panini in Serie C con la maglia dell’Ascoli: “La mia prima figurina era proprio in Serie C, con l’Ascoli. Era la foto di squadra. Imperdibile la preparazione che c’era dietro alla foto da parte dei giocatori fra parrucchieri, gel e quant’altro. Sono felice di vedere che l’album Panini sia divenuta una passione anche per mio figlio che ancora, al di là del digitale, conserva i doppioni per portarle a scuola e scambiarli con gli amici. Sono fiero della mia carriera. A 17 anni mi sono trovato a scegliere e ho scelto la Rondinella in Serie D. Poi è arrivata la Serie C dove poi ad Ascoli ho capito cosa voglia dire giocare in una grande piazza. Per me la Serie C è la base per crescere: bisogna saperli aspettare. Sono esperienza che mi hanno insegnato la professione di calciatore”.
In collegamento il catanzarese doc Pietro Iemmello ha raccontato le sue emozioni nell’indossare la maglia delle aquile: “Io sono di Catanzaro e l’emozione della città la vivo anche io come tifoso. Quando giochi per qualcosa d’importante in queste piazze l’ambiente si compatta e ti trasmettono un orgoglio e un senso d’appartenenza uniche. Cosa ruberei a Paloschi? Il colpo di testa (ride, ndr). Il difensore più forte che abbia mai affrontato? Ricordo l’esordio in A contro Chiellini: ci sono andato contro e mi sono fatto male io..”
Spazio all’attaccante del Siena Alberto Paloschi: “Quando giocavo contro Barzagli e la Juventus era un allenamento per fare 10-11 km perché la palla non la prendevi mai. L’esperienza in Lega Pro? Avevo bisogno di un ambiente che mi regalasse fiducia e continuità. Il Siena mi ha aspettato per l’infortunio dello scorso anno, mentre quest’anno ho trovato continuità. Penso che questa serie sia la scuola giusta per i giovani che vogliono farsi le ossa. In qualsiasi categoria si fa calcio perché 17mila spettatori in C ti fanno capire cos’è questo mondo. Cosa ruberei a Iemmello? La sua capacità di segnare tutte le domeniche. Il difensore più forte che abbia mai affrontato? Io ho avuto la fortuna di allenarmi e giocare nel Milan di Nesta e Maldini. Ogni allenamento con loro era come una partita. Il Nesta che ho vissuto io era fortissimo”.
Per concludere l’attaccante della Feralpisalò Luca Siligardi: “Per me l’album Panini era un tramite per fare amicizia, passare il tempo ma anche conoscere il mondo del calcio che era la mia passione. Quando poi hai la tua figurina è una grande emozione e tutt’ora conservo tutte le figurine delle mie avventure nel calcio. Adesso, poi, c’è anche mio figlio che si sta appassionando, la storia si ripete”.
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