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Stadio Ceravolo, il sindaco Fiorita: “Nuovo o ristrutturato ne discuteremo con la società” (Video)

scritto il: lunedì, 05 Settembre 2022 - 17:41

Tempo di lettura: 3 minuti

C’è un punto fermo in quelle che sono le linee programmatiche della nuova Amministrazione Comunale della Città di Catanzaro, quello che lo stesso sindaco Nicola Fiorita chiama “Un piano per lo sport”, ricordando che Catanzaro è Città dello Sport 2023, ma allo stesso tempo evidenzia di come la città sia di fatto stata abbandonata a se stessa, dalla precedente Amministrazione, sotto il piano delle strutture ed infrastrutture sportive.

Un piano per lo sport che passa obbligatoriamente sulla questione “Ceravolo”, lo Stadio di Catanzaro che negli ultimi anni ha subito diverse opere di riqualificazione per un spesa complessiva che supera i 7 milioni di euro, ma che, ahinoi, versa in condizioni disastrose.

Dei 7 milioni di euro ben 5 sono stati spesi per costruire la famosa Palazzina, diventati poi 6 milioni (in totale più di 8!!!) con il contenzioso di 1 milione di euro che la Giunta Fiorita dovrà riconoscere alla ditta che ha realizzato i lavori, contenziosio ereditato dalla Giunta Abramo.

Una palazzina costruita senza né arte e né parte che non aveva ragione di esistere in uno stadio di calcio. Segno che chi l’ha progettata uno stadio di calcio non lo ha mai visto.

Incapace di ospitare in una posizione ideale le telecamere dei network televisivi, una tribuna stampa allo scoperto in balia di pioggia e vento, senza connessione ad internet e tutti i locali all’interno della stessa palazzina risultano inidonei ad ospitare una eventuale sede del club. Senza dimenticare che la Tribuna Centrale resta agibile solo ed esclusivamente grazie a delle proroghe.

Il sindaco Fiorita ha posto l’accento sulla questione “Ceravolo”, dichiarando: “ogni decisione futura va affrontata con la società dell’U.S. Catanzaro che ha salvato il calcio in città ed ha predisposto investimenti consistenti”.

Stadio nuovo o riqualificazione? Il Fiorita pensiero è questo: “L’ideale sarebbe una nuova struttura in periferia ma i costi sarebbero insostenibili, per tale ragione non dobbiamo escludere una riqualificazione dell’attuale impianto redendolo moderno e funzionale” aggiungendo che la riqualificazione dello stadio dovrà ridare vita al quartiere Stadio.

Si rende doveroso, a nostro avviso, una riflessione proprio su quest’ultimo aspetto. Senza nulla togliere al “Quartiere Stadio” ma Catanzaro è solo quel quartiere? O va da Sant’Elia a Catanzaro Marina? E soprattutto, scendendo verso il mare è vero come è vero che ci sono aree in grado di ospitare la costruzione di un nuovo stadio (e non solo) dando finalmente alla città tutta quel grande respiro di cui avrebbe bisogno e renderla una città sviluppata in pianura e verso il mare (come tutte le grande civiltà).

Lungi da noi l’idea di dover insegnare qualcosa ai nostri politici locali, ma proprio perché confidiamo nell’apertura mentale del sindaco Fiorita, ci preme mettere a fuoco la tematica “Ceravolo” affrontandola non in superficie, ma anche con quelli che sono gli strumenti di cui oggi tutti disponiamo e che rendono il dibattito costruttivo e non arroccato su interessi di orticelli personali.

Uno di questi strumenti è UEFA Guide to Quality Stadiums, ovvero il punto di riferimento principale a livello internazionale per i progetti di investimento nelle infrastrutture calcistiche, che offre un significativo valore aggiunto, nel quadro del più generale programma di riqualificazione ed ammodernamento degli stadi. Una guida che ha fatto da traino in tutta Europa per stadi all’avanguardia non solo sotto l’aspetto confortevole, ma soprattutto per la facilità di essere raggiunti sia da mezzi pubblici che privati, e fattore non trascurabile, nella massima sicurezza.

Ed è proprio attraverso le linee programmatiche della UEFA Guide to Quality Stadiums che è stato provato che gli stadi di ultima generazione costruiti negli ultimi 10 anni in Europa, completamente diversi per concezione dallo stadio tradizionale, favoriscono l’entrata nuovi investitori pronti a sostenere le risorse finanziarie dei club, garantendo una crescita del 40% in termini di affluenza e di un più 70% sotto il profilo dei ricavi.

Ci preme sottolineare anche un altro aspetto, che la riqualificazione così come la costruzione di un nuovo impianto prevede delle normative abbastanza particolari, tra cui quella che il club che dovesse intervenire con fondi propri per la realizzazione delle opere, ha l’esclusività, il giorno delle gare, di tutte le licenze commerciali in un raggio di tot km quadrati, ovvero la vendita di bibite, ristorazione, gadget è di esclusiva competenza del club ed ogni attività che ricade nei confini di quel tot di superfice.

Siamo certi che aprire un dibattito costruttivo possa portare alle giuste considerazioni, e che venga fatta la scelta più ragionevole per lo sviluppo futuro di questa città, che non può e non deve limitarsi a quello che potrebbe essere proibitivo in termini di costi, ma che abbia anche un’ampia visione di tutti gli enormi benefici che la costruzione di un nuovo stadio porterebbe a tutta la città.

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