Foto: Per gentile concessione di Foggiagol.it
Branduani7 –Incolpevole sulle reti subite, si dimostra pronto nelle occasioni, invero piuttosto rare, in cui è chiamato in causa dagli attaccanti di casa. Sereno nell’ordinaria amministrazione. Affidabile.
Scognamillo 7,5– Riscatta immediatamente la cattiva prestazione offerta otto giorni prima contro il Monterosi. Dalle sue parti, per Curcio o altri avversari, è disco rosso, con il 14 che non manifesta alcun timore nell’uscire altissimo su di loro. Concentrato.
De Santis7,5–Al rientro fra i titolari dopo alcune partite, ha il difficile incarico di sostituire Lito Fazio, uno dei leader della difesa del Catanzaro. Ci riesce egregiamente, presidiando con estrema attenzione la zona centrale di difesa e guidando molto bene i movimenti del pacchetto arretrato. Attento.
Gatti 7,5–Disputa gara molto positiva, concedendo pressoché nulla agli attaccanti che transitano dalle sue parti, e sovente offrendosi come buona soluzione per la costruzione dal basso. Nella ripresa, iscrive il suo nome nella lista dei marcatori riprendendo il pallone, e depositandolo in rete, dopo che il portiere locale ha respinto il penalty calciato da Sounas. Per inciso, un calcio di rigore tirato dopo oltre dieci minuti di gioco fermo a causa di gravi intemperanze dei tifosi del Foggia, letteralmente a caccia dell’ex Iemmello. Determinato.
Bayeye7,5–Spinta costante sull’out di competenza, in fase di possesso, con validi e rapidi rientri in quella opposta. Suo l’assist per il quinto goal e suo, anche, uno splendido traversone nel primo tempo, poi non finalizzato da Sounas grazie a straordinario intervento del giovane guardiano di casa. Rivedibili, invece, un paio di scelte, nella seconda parte di gara, apparse un po’ troppo frettolose. Impetuoso.
Sounas8+ – Formidabile nel legare centrocampo ed attacco, soprattutto nella prima frazione, ma straordinario anche nel lavoro richiesto ad una mezzala durante la fase di non possesso. Perde la sua sfida personale contro il pipelet del Foggia, che per due volte, una per tempo, gli si oppone con bravura, ma il dato non inficia una prestazione da applausi a scena aperta. Sontuoso.
Cinelli 7,5 – Molto abile nel coprire le spalle al reparto d’attacco, sfruttando notevole senso della posizione, ma anche nel far circolare la sfera con velocità e precisione quando la medesima transita fra i suoi piedi. Equilibrato.
Verna 7,5 –Sempre presente in sede di interdizione, ma anche abbastanza bravo, in svariate occasioni, a proporsi come play e, in tale veste, a far viaggiare il pallone con buona accuratezza, anche se non sempre con grande celerità. Attivo.
Vandeputte8–Dimenticate le difficoltà sofferte nell’ultima sfida, estrae dal cilindro l’ennesima prestazione tutta estro e fantasia, per altro con rete personale realizzata, al minuto 29, dopo aver colto, poco prima, un palo clamoroso. Né il ragazzo belga si risparmia quando si tratta di ripiegare. In proposito, piace ricordare una sua straordinaria diagonale difensiva, nel primo tempo, da quinto di sinistra. Insostituibile.
Biasci 8 – Un paio di reti fallite, ma altrettante realizzate, un una sfida in cui, sfruttando la sua velocità, è costante spina nel fianco della difesa locale. In una circostanza, proprio grazie a quella qualità, obbliga un avversario, Sciacca, a commettere fallo da ultimo uomo, con conseguente espulsione. All’attivo dell’ex Padova, anche uno scambio nello stretto con Pietro Iemmello che conduce quest’ultimo a realizzare il punto dell’1-4. Pungente.
Iemmello8,5 –Il grande ex della sfida, accolto con striscione di dubbio gusto e poi obiettivo personale di qualche esagitato sfuggito al controllo del servizio d’ordine e sceso addirittura sul terreno di gioco per colpire il calciatore. Episodi spiacevoli, che nulla c’entrano con il gioco del calcio, già offeso, un paio di giorni fa, da altri personaggi, capaci di escludere una società dal campionato ad appena tre giornate dal termine della stagione regolare. Restando alla partita, prestazione maiuscola, condita da due reti personali, da un calcio di rigore procurato, da diverse giocate di altissima scuola e addirittura da qualche generoso, ed efficace, rientro difensivo. Devastante.
Bombagi, Rolando,Vázquez,BjarkasoneTentardini S.V. –Rilevano, rispettivamente, Sounas, Vandeputte, Iemmello, Biasci e Bayeye in tre diversi momenti dalla gara, ma quando sulla medesima, già da tempo, è calato il sipario. Ingiudicabili.
Vincenzo Vivarini9 – Il Foggia è avversario temibile, in ottimo momento di forma. Proviene da tredici punti conquistati nelle ultime cinque giornate (anche se tre detratti per l’esclusione del Catania), con ben diciotto reti realizzate. Una media di quasi quattro a partita. Notevole. Il tecnico del Catanzaro, però, prepara la sfida in maniera sensazionale, dimostrando di conoscere alla perfezione le qualità, ma anche i limiti, dell’undici allenato da Zdeněk Zeman. Al di là dei numeri in cui può essere riassunto lo schema (3-5-2, 3-4-1-2 e 5-3-2 durante il non possesso), le parole d’ordine, per le Aquile, sono reparti corti, pressing a tutto campo, aggressività, rapidità nei movimenti e negli scambi. I due attaccanti – Biasci e Iemmello – sono sistemati in linea con i centrali avversari, per sfruttare improvvise verticalizzazioni (altro dettame tecnico), sulle quali si lancia anche Vandeputte. Il reparto offensivo è costantemente supportato da Sounas e dai due esterni, con il belga lasciato libero di tagliare il campo a piacimento, allo scopo di portare scompiglio nella retroguardia avversaria. Ne discende che il Catanzaro offende sempre con cinque elementi, ogni tanto con sei, quando uno fra Verna o Cinelli ha l’opportunità di tentare l’incursione. Altrimenti, gli stessi due calciatori coprono le spalle sulla mediana, sovente occupata pure da Scognamillo, incaricato di uscire altissimo sul pericoloso Curcio (o su Merola in ipotesi di scambio, nel Foggia, fra gli esterni). Poco più dietro, De Santis e Gatti presidiano i trenta metri difensivi, pronti ad affrontare eventuale uno contro uno. Semplicemente perfetto. Gli stessi commentatori di RaiSport manifesteranno più volte la loro ammirazione durante la diretta. E se il primo tempo non si conclude con punteggio tennistico, è soltanto per la bravura del giovane portiere dei locali, per un pizzico di leziosità o di sfortuna (palo di Vandeputte) od ancora per una certa imprecisione manifestata in almeno tre situazioni. La superiorità numerica, goduta dal minuto 25, è dato relativo, considerato che le Aquile stavano dimostrando di dominare l’avversario anche con lo stesso numero di effettivi sul terreno di gioco. Del resto, erano già in vantaggio, avendo reagito benissimo, e immediatamente, all’unica distrazione commessa nel corso della gara. Ottimo l’atteggiamento nella ripresa, inteso a risparmiare le forze e a non infierire su un Foggia ormai sconfitto. Eccellente anche la gestione dei cambi, e molto saggio mantenere Pietro Iemmello seduto in panchina, dopo la sostituzione, nonostante i dirigenti locali chiedessero che lo stesso puntero si allontanasse dal recinto di gioco. Il clima che si era determinato non era dei migliori per lasciare Pietro da solo negli spogliatoi. All’umile, preparatissimo e coraggioso Mister del Catanzaro spetta una standing ovation. Magistrale.
Pensate che un cretino di nome Pulce o Vincenzo chiedeva la testa del mister…..
Vivarini è un signor allenatore, un tecnico esperto di calcio, oltre ad essere un uomo dal tratto mite e signorile. Bravo mister.