Paoul Gascogne, è stato uno dei più grandi talenti calcistici e come tale combattuto tra genio e sgregolatezza, aveva un grande sogno: “quello che mi farebbe morire felice, è di vedere un UFO. Gli extraterrestri sono una realtà certa e devo assolutamente vederne uno al più presto.”È un po’ come il sogno di ogni tifoso del Catanzaro, vedere la propria squadra ammazzare un campionato partendo a razzo e fare il vuoto dietro.In sostanza una squadra di marziani.
Invece vuoi per un motivo vuoi per un altro i panni dei marziani li abbiamo visti vestire agli altri. Senza volersi sforzare ad andare troppo a ritroso nel tempo è toccato prima alla Juve Stabia, poi alla Reggina ed ora alla Ternana mai una volta che questo privilegio ci avesse sfiorati.
Eppure siamo sempre qui, indomiti a qualsiasi repressione ostile, sempre più passionali ed autenticamente innamorati di questi colori. Ogni anno con la speranza che sia la volta buona. Ma con la sola speranza non si va da nessuna parte se manca quell’equilibrio tra la competenza e la tecnica, tra l’esaltazione e la depressione perché il calcio è fatto di risultati e se non arrivano la mancanza di equilibrio è devastante.
Questo Catanzaro edizione 2020-2021 doveva partire, per qualcuno, che sembrava dovessi sciogliersi e sgretolarsi dalle fondamenta, da quella proprietà a volte dipinta come disinnammorata e disinteressata, invece tra lo scetticismo generale si è rigenerata ed alla fine ha messo su una signora squadra senza ombra di dubbio la più forte negli ultimi sei anni. Ora bisogna crederci e continuare nel cammino tracciato riuscendo a dare continuità ai risultati, soprattutto lontano da Catanzaro.
Appena 6 punti in 7 gare costituiscono il magro bottino delle Aquile raccolto lontano dal “Ceravolo”.1 vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte 6 reti realizzate e ben 10 subite di cui la metà in casa della Ternana. Quel pesante 5-1 sembra un po’ aver marchiato il Catanzaro di Calabro come una squadra incapace di imporsi lontano dal terreno amico.Ma quel Catanzaro non può essere il vero Catanzaro per quanto pesante e meritata quella cinquina stampata in faccia alle Aquile racconta di un Catanzaro andato nel panico nella seconda frazione di gara, cosi come è successo a Bari.
Due sconfitte per mano della prima e seconda della classe, di contro invece la bella vittoria al “Partenio” di Avellino.
Qual’e il vero Catanzaro?
Di solito la verità sta sempre in mezzo ma questa volta il Catanzaro ha l’obbligo di fare sul serio cercando di ritornare dalla Puglia con un successo pieno.
Nulla di scontato e nulla di facile perché ogni partita va giocata ed ha una storia a se, ma se è vero come è vero che Ternana e Bari hanno qualcosa in più del Catanzaro è anche vero che il Catanzaro ha qualche cosa im più del Bisceglie e per una volta tanto vorremmo essere noi ad essere dipinti dagli avversari come una squadra di marziani.
In questa squadra c’e’ tanta qualità tanta tecnica ed esperienza tutte caratteristiche necessarie per imprimere quella svolta in trasferta in grado di dare una maggiore spinta propulsiva al campionato delle Aquile.
Foto:Romana Monteverde /US Catanzaro 1929
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