Caro Sindaco, non è facile scrivere questo pezzo neanche per chi come me è un umile rappresentante della stampa sportiva catanzarese. E’ stata una doccia gelata per tutti apprendere la notizia della tua scomparsa nonostante si conoscessero le tue gravi condizioni di salute. Mi ci sono volute 48 ore per metabolizzarla. Eri un grande come uomo prima e come calciatore dopo. Gentile con tutti, sempre disponibile a rilasciare dichiarazioni come deve un capitano che si rispetti, guerriero combattivo e mai domo sul rettangolo di gioco. Le tue giocate hanno estasiato un’intera città che ti ha amato fin dal primo momento avendo capito quanto era importante dare tutto te stesso per la nostra maglia, per quella maglia che ti sei attaccata addosso come una seconda pelle. Hai da subito compreso l’importanza di giocare per i colori giallorossi, nonostante il lungo girovagare nel corso della tua carriera. Hai capito quanto è grande e contagioso l’amore per la squadra del capoluogo della Calabria. Tante le battaglie sul campo, sei stato uno degli artefici della splendida cavalcata conclusa con la promozione in serie B. Eri il capitano che tutte le squadre vorrebbero avere, tenace sempre con tanta carica addosso. Per tante volte nel corso dei 90’ ti hanno dovuto fermare con le cattive maniere tale era disarmante il tuo dribbling. Ora la tua caduta purtroppo è stata l’ultima, non potrai più rialzarti gettando nello sconforto la tua famiglia e la grande famiglia giallorossa che piange per un calciatore che è entrato di diritto nella storia del Catanzaro.
Un gol su tutti, tu che pur non essendo stato un attaccante hai siglato con una maestria che difficilmente si manifesta nella terza categoria, quello ormai famoso segnato da centrocampo contro la Sambenedettese quel lontano, ma per noi tifosi sempre presente nella mente e nel cuore, 10 aprile 2004. Una rete che è valsa la stretta di mano di avversari e arbitro, scene inusuali nel corso di una partita di calcio.
In sedici anni ne hai fatta tanta di strada facendoti apprezzare anche come Direttore sportivo ma sei sempre rimasto legato alla nostra città, dimostrandolo anche nelle occasioni in cui sei venuto da avversario.
Non riesco a trattenere le lacrime caro Sindaco, tu che eri sempre gioioso e sorridente questo scherzo non dovevi farcelo, la brutta malattia che ti ha portato via non doveva accanirsi così velocemente e così brutalmente! Tu che hai vinto tante battaglie hai perso, ahinoi, quella più importante, la partita della vita. Resterai per sempre nei nostri cuori e il tuo ricordo si materializzerà ogni volta che vedremo il pallone volteggiare in cielo dopo una lunga traiettoria prima di insaccarsi contro la Sambenedettese di turno.
Ciao Fabrizio
scritto il: venerdì, 16 Ottobre 2020 - 21:39
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