Il tecnico del Trapani Di Donato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ha commentato la decisione del club siciliano di non presentarsi al “Ceravolo”
“Mi dispiace tanto per la città di Trapani.Ero venuto a Trapani con la voglia di far bene ma poi le condizioni sono peggiorate. Ho sperato fino alla fine che tutto si potesse risolvere e che il comitato di tifosi “C’è chi il Trapani lo ama” potesse concludere l’acquisto della società da Pellino. Ho aspettato fino a questa sera ( ieri sera n.d.r) e speravo che la situazione si sbloccasse. Con il comitato avrei detto sì e sarei andato a giocare anche con i ragazzini perché c’è un progetto dietro che garantiva continuità. Con Pellino no. Anche se non mi fossi dimesso non credo sarebbe stato possibile andare a Catanzaro.Continuare sarebbe stato solo una inutile agonia , la gente di Trapani non merita tutto ciò e non merita certi personaggi arrivati solo per speculare sulle spalle di altri. Spero che la Federazione in futuro vigili di più. Il Trapani è una grande città e merita rispetto: questo deve essere un nuovo inizio, un po’ come accaduto a Palermo lo scorso anno. Spero un giorno di tornare ad allenare il Trapani, qui ho trovato una città bellissima e delle persone eccezionali”
Articoli correlati
Catanzaro – Pescara 2-2 – le pagelle. Tutti promossi
Catanzaro – Pescara 2-2, al “Ceravolo” è festa grande, Vivarini: “Questo Catanzaro farebbe bene anche in Serie B”
Catanzaro – Pescara 2-2, il tabellino
Matteo Marani(presidente Lega Pro): “È una giornata di grande festa che meritate per storia e tradizione. Noto ha un progetto sul nuovo stadio”.
Catanzaro – Pescara 2-2, scoppia la festa!!!